/ SEAT e Gruppo Sesé collegati via drone per aumentare l'efficienza e la flessibilità nello stabilimento di Martorell
/ Per la prima volta in Spagna, due società lanciano un innovativo servizio usando i droni, in modo da garantire la consegna dei ricambi in soli 15 minuti
/ Al via la produzione del nuovo cambio MQ281 presso SEAT Componentes
/ La capacità massima annuale per la produzione del cambio sarà di 450.000 unità
/ SEAT, un punto di riferimento in tema di Industry 4.0
Lo stabilimento SEAT di Martorell è il primo impianto spagnolo a ricevere componenti tramite la consegna via drone. In collaborazione con Grupo Sesé, la casa automobilistica spagnola vanta un servizio pioneristico che collega il centro logistico di Sesé ad Abrera con lo stabilimento SEAT di Martorell utilizzando i droni.
Il primo servizio di consegna di ricambi tra i due impianti di produzione per mezzo di droni in Spagna è già stato ufficialmente realizzato a Martorell qualche giorno fa, e proseguirà con la consegna di volanti e airbag alle linee di assemblaggio SEAT. Il progetto pilota, in corso sotto la supervisione dell'Agenzia spagnola per la sicurezza e la sicurezza aerea (AESA), continuerà in fase sperimentale con diversi voli al giorno.
L'aggiunta di droni migliorerà la flessibilità delle linee di produzione con consegne veloci fatte coprendo la distanza di poco più di due chilometri che separa le due strutture in appena 15 minuti (contro i 90 minuti richiesti dal processo attualmente svolto con i camion). L’operazione via drone mira a poter velocizzare le consegne, migliorando così l'efficienza sulle linee di produzione.
Questa innovazione è inquadrata nell'impegno di SEAT per Industry 4.0. La casa sta affrontando un ambizioso processo di trasformazione volto a rendere lo stabilimento produttivo di Martorell più intelligente e ulteriormente digitalizzato e connesso, al fine di migliorare efficienza, flessibilità e sostenibilità. Inoltre, la consegna con droni comporta una riduzione delle emissioni di CO2 rispetto al trasporto su camion, perché dotati di batterie ricaricate utilizzando energia rinnovabile.